Fece di scoltura di legname e colorì. La scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze
a cura di Alfredo Bellandi
Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi
21 marzo – 28 agosto 2016
Per tutta la prima metà del Quattrocento la scultura dipinta - lignea, in marmo o in terracotta - fu l’espressione del primato artistico della scultura. Questa mostra si propone per la prima volta d’indagare, attraverso un nucleo di circa cinquanta opere, la vicenda della scultura lignea policroma del XV secolo a Firenze, città in cui la vicinanza tra le botteghe, luoghi di conciliaboli tra scultori, pittori e architetti, fu spesso determinante per l’attività dei maestri del tempo.
Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici
a cura di
Andito degli Angiolini, Palazzo Pitti
19 maggio – 11 settembre 2016
Splendida Minima.
Piccole sculture preziose nelle collezioni medicee: dalla Tribuna di Francesco I de’ Medici al tesoro granducale
a cura di Valentina Conticelli, Riccardo Gennaioli, Fabrizio Paolucci
Tesoro dei Granduchi, Palazzo Pitti
21 giugno – 2 novembre 2016
Nelle Gallerie degli Uffizi si conserva la più importante raccolta esistente di un settore rarissimo dell’arte della glittica, le piccole sculture in pietra dura prodotte principalmente in età ellenistica e romana, la cui tecnica andò perduta nei secoli del Medioevo, per poi essere riscoperta e riproposta in epoca rinascimentale. La mostra, la prima dedicata a questa particolare produzione artistica, riunirà tutte le microsculture della collezione medicea, affiancandole ad altri esempi di plastica in materiali preziosi, in modo da ottenere significativi raffronti che esaltino le peculiari caratteristiche tecniche e stilistiche di questi oggetti.
Tempo reale e tempo della realtà. Gli orologi di Palazzo Pitti dal XVIII al XX secolo
a cura di Simonella Condemi e Enrico Colle
Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
13 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
Una significativa selezione di ottanta orologi degli oltre duecento, patrimonio di Palazzo Pitti. Singolari oggetti d’arte testimoni del trascorrere dei giorni di coloro che vissero nella reggia fiorentina tra XVIII e XIX secolo. La scelta degli esemplari permetterà di apprezzare, sotto le diverse forme di realizzazione, una straordinaria qualità, sia dal punto di vista tecnico scientifico che da quello prettamente artistico. Singolari strumenti composti di due anime: il meccanismo, spesso sofisticato e complesso, e la cassa che, nata per proteggere il delicato contenuto, si è andato trasformando in vero oggetto d’arte, dotato di un valore proprio.
Scoperte e Massacri. Ardengo Soffici e l’Impressionismo a Firenze
a cura di Vincenzo Farinella e Nadia Marchioni
Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi
27 settembre - 8 gennaio 2017
L’esposizione, dedicata ad Ardengo Soffici (1879 – 1964), sarà occasione per ripercorrerne l’esperienza artistica di pittore, scrittore, critico d’arte e polemista che visse attivamente il suo tempo, venendo in contatto e talvolta in profondo, coraggioso contrasto con i coevi movimenti del panorama artistico italiano ed europeo.
Il titolo della mostra, Scoperte e massacri allude a quello della raccolta dei testi di Soffici, pubblicati tra il primo e il secondo decennio del Novecento, riconosciuti oggi, assieme alle iniziative culturali da lui sostenute e organizzate (come la Prima mostra italiana dell’Impressionismo allestita a Firenze nel 1910), passi decisivi per il rinnovamento in chiave novecentesca dell’arte in Italia.
Le opere in mostra (da Segantini a Cezanne, da Renoir a Picasso, da Degas a Medardo Rosso, da De Chirico a Carrà ecc., oltre lo stesso Soffici), scelte sulla base delle predilezioni e delle avversioni esplicitate, saranno commentate da brani critici tratti dagli stessi scritti d’arte, per accompagnare idealmente il visitatore a riscoprire una delle più feconde e produttive interpretazioni delle origini dell’arte contemporanea, con le sue decisive “scoperte” e i suoi drastici “massacri”.
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